LAGHI PINTER

Se vi trovate in Val d’Ayas e volete organizzare una gita verso un luogo incantevole, quella ai Laghi Pinter è perfetta per voi. I tre specchi d’acqua si trovano adagiati su una conca erbosa a 2.689 metri di quota, incastonati tra i monti della valle. Si raggiungono partendo da Champoluc lungo un sentiero piacevole e ben segnato, che però — lo ammettiamo — nell’ultima parte presenta quello “strappo” che fa affiorare nella mente la classica domanda «Ma chi me l’ha fatto fare?». La risposta arriva poco dopo, quando ci si trova davanti al panorama, e la fatica si trasforma in pura meraviglia.

Infatti, quello che ci si para di fronte è un quadro naturale dominato dal Testa Grigia, che con il suo profilo maestoso sorveglia i laghi, e — in giornate limpide — dal Cervino, che si mostra in lontananza con tutta la sua imponenza.

Dei tre laghi, due sono perenni, mentre il terzo — la ‘mascotte’ del gruppo — è il più timido di tutti: compare solo quando le nevicate invernali sono state abbondanti, tanto che, negli ultimi anni e in più di una stagione, è apparso poco più grande di una pozzanghera. Di lui, però, parleremo più avanti.

Giungendo dal sentiero lato Champoluc-Cuneaz, il primo lago si presenta sulla sinistra, avvolto nel verde intenso del prato alpino. Ma se lo si vuole apprezzare a pieno, portandosi a casa una bella fotografia, occorre spostarsi verso la riva a monte: da lì si può ammirare il riflesso dei monti sullo specchio d’acqua, incorniciato dai soffici ciuffi bianchi del cotone della palude  (Eriophorum angustifolium), che ondeggiano leggeri come pennellate di un quadro impressionista.

Proseguendo per poche decine di metri  si trova il secondo lago, inserito tra una pietraia che sembra scivolare  nell’acqua e un versante erboso che conduce al punto di deflusso, dal quale si ha una splendida vista sulla Val d’Ayas.

Tornando verso il sentiero iniziale, ecco lui: il terzo lago, il più effimero, ma per certi versi anche il più fotogenico. È il suo specchio d’acqua a riflettere il Cervino e la Gobba di Rollin in lontananza, un’immagine unica per la quale vale sempre la pena avere con sé la fidata fotocamera.

In conclusione, la gita ai Laghi Pinter è un’esperienza che coniuga il piacere della camminata con la ricompensa della bellezza dei paesaggi. Un piccolo sforzo per arrivarci, certo, ma uno di quei luoghi che fanno subito pensare: “Ne è valsa davvero la pena.”

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